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mercoledì 4 marzo 2015

Sconti sulla tassa rifiuti ai genovesi che compostano sul balcone.


La mia compostiera da balcone: tre vasi di coccio
Per tre anni ho sollecitato,  inutilmente,  il Sindaco di Genova, Marco Doria e  l'assessore all'ambiente  Valeria Garotta a tirar fuori dal cassetto la bozza di delibera approntata dalla precedente amministrazione  che estendeva gli sconti sul compostaggio domestico, in vigore dal 2008, anche a chi aveva spazi verdi inferiore a 15 metri quadrati.

Alla fine, grazie al personale interessamente  del presidente AMIU,  Castagna, tutti i genovesi che compostano, indipendentemente dallo spazio disponibile, potranno godere di un piccolo sconto (10 euro) sulla Tassa Rifiuti.

Sarà sufficente compilare un apposito modulo e per tre anni si avrà diritto, ogni anno, a cinque punti da utilizzare entro l'anno per la riduzione tarriffaria prevista per i conferimenti di materiali riciclabili alle isole ecologiche.

Poi basterà portare alle isole ecologiche qualche piccolo elettro-domestico fuori uso, una vecchia sedia, un computer o un cellulare "defunto",  per arrivare ai 10 ecopunti previsti e lo sconto sarà assicurato.

Con questa scelta, opportunamente pubblicizzata,  sarà più facile convertire al compostaggio domestico tutte le 80.000 famiglie genovesi che, in base a statistiche nazionali, già oggi si dedicano con regolarità al giardinaggio.

Queste famiglie producono annualmente 12.000 tonnellate di scarti di cucina che, grazie al compostaggio domestico, potrebbero essere trasformati in circa 3.600 tonnellate di terriccio fertile (compost) da utilizzare nei propri vasi da fiori, nell'orto, nel giardino, nelle fasce terrazzate, nei tanti orti urbani che stanno sorgendo in città.

E i conti economici di questa piccola possibile rivoluzione sono molto interessanti.

A fronte di 800.000 euro di sconto sulla TARI, dati alle famiglie compostatrici, il Comune di Genova risparmierebbe 960.000 euro in evitato trattamento in impianti di compostaggio industriali che, ancora per qualche anno, in assenza di impianti genovesi, dovranno essere trovati fuori regione, con ulteriori aggravi economici per la raccolta e il trasporto.

Nel 2013,  tremila ottocento famiglie genovesi hanno chiesto lo sconto per il compostaggio.

Aspetto con ansia i dati aggiornati.

E per tutti quelli che hanno un bel balcone fiorito e volessero imparare le semplici regole per compostare senza litigare con il vicicno di casa  qui troverete tutte le istruzioni per un buon compostaggio sul balcone.

Per tutti quelli che vogliono imparare a compostare e a compostare meglio consiglio il mio "Corso di Compostaggio Domestico in Campagna e in città" arrivato alla sesta edizione.






Sullo stesso argomento:
- Progetto pilota compostaggio sul balcone
- E Genova finalmente si "composta bene" 
- Il compostaggio domestico meglio dell'incenerimento: parola dei danesi 
- Decalogo del buon compostatore condominiale

5 commenti:

  1. Riporto la mia esperienza di compostaggio da balcone a Palermo:
    ad Ottobre 2014 ho realizzato un piccola compostiera artigianale utilizzando un bidoncino di 10 litri modificato inserendo una griglia di supporto rialzata rispetto al fondo, uno sportellino per l'estrazione del compost nella parte bassa ed un coperchio dotato di zanzariera. Il volume utile per il materiale organico è di circa 7 litri. Ho cominciato a conferire circa 300-400 grammi di scarti organici quotidianamente, esclusivamente di origine vegetale (prevalentemente frutta e verdura, ma anche pane e fondi di caffè e le foglie delle piante del balcone), preventivamente ridotto di pezzatura (max 2-3 cm) e senza aggiungere carta o altri materiali strutturanti. Inizialmente il materiale presentava un po' di muffa e produceva circa 20 ml al giorno di eluato, ma dopo 3 mesi si è stabilizzato il processo naturale di compostaggio supportato da insetti stanziali (piccoli moscerini e ragnetti rossi che non escono dalla compostiera), e non ha più prodotto muffe ed eluato. Il volume ha cominciato a ridursi sensibilmente mantenendosi al di sotto dei 5 litri, e da allora non è più aumentato, nonostante l'introduzione quotidiana di materiale organico, anche molto umido (scarti di arance, melone, pere, ecc..). Gli odori non sono mai stati un problema, a parte qualche episodio nelle prime settimane, risolto con un rimescolamento del materiale, ma oggi il cumulo è praticamente inodore, impercettibile a 50 cm dalla compostiera. La produzione di compost è stata di circa 5 litri in un anno, che ho utilizzato nei vasi del balcone, con notevoli miglioramenti dell'aspetto delle piante. Ritengo pertanto perfettamente riuscito l'esperimento e replicabile su larga scala.

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    1. Errata corrige: l'esperimento è iniziato ad Ottobre 2013, quindi circa 19 mesi fa

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  2. Caro Massimo Bonomo, grazie per il contributo. Mi piacerebbe avere una foto della sua compostiera e del balcone che la ospita.
    Se altri compostatori in città volessero aggiungere le loro esperienze li ospito volentieri.

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  3. Salve Federico,
    a Bologna su un terrazzino 4 x 1,5 m utilizzo tre vasi di coccio di circa 30 cm di diametro. In due persone (mangiamo di sera e nei w/e a casa, poco fuori e molta verdura). Compostiamo tutto (anche quel pochissimo di carne che mangiamo e resti di pesce). Un vaso supplementare di 40 cm è dedicato agli scarti delle potature. Raccogliamo gli scarti sotto al lavello e conferiamo sul terrazzo quando è piena la ciotola di plastica, dove cerchiamo di far avviare al meglio il processo. Ogni volta che il tempo lo permette mangiamo sullo stesso terrazzo a 1 metro dai vasi, coperti da TNT fissato con un elastico. Abbiamo iniziato il 1 settembre 2013 e da allora credo di non aver conferito nulla o quasi nel cassonetto dell'organico. Produciamo a spanne tra i 5 e i 10 litri di compost all'anno che usiamo per i tanti vasi sul terrazzo.
    Alfredo Vitolo

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    1. Mi piacerebbe avere una foto del vostro angolo compostiera (federico.valerio@fasrwebnet.it).
      A Bologna sono previsti sconti per chi composta?
      Grazie per le informazioni
      Federico Valerio

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