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venerdì 26 marzo 2010

Veste Candida

Dopo 30 anni sono di nuovo candidato in una lista. Questa volta, dopo i Verdi,  provo a dare una mano  a Sinistra Ecologia e Libertà.

Diciamo che provo a spargere semi nuovi in una sinistra che non se la sente di rinnovare  linguaggio ed obiettivi, in particolare trovare le modalità per conciliare lavoro e quaità della vita e dell'ambiente.

Il 30 gennaio ho avuto l'onore di intervenire nella presentazione ufficiale della lista insieme al Fabio Mussi. Avevo sette minuti a disposizione e ecco il mio intervento che immagino sia suonato strano a molti ma che, mi sembra abbia lasciato un segno.

Leggetelo, si presta ad un uso generale. Se qualcuno vuol riprodurlo non chiederò i diritti d'autore :-)




"Sinistra Ecologia e Libertà, si propone di garantire sicurezza a tutti liguri e a tutti i migranti, ospiti di questa terra.

Dovranno essere e sentirsi più sicuri i nascituri, i giovani , gli adulti, gli anziani.

E la Sicurezza che vogliamo costruire insieme, sarà anche Sicurezza del lavoro, per giovani e meno giovani, per i liguri di nascita e per i liguri di adozione.

Sicurezza del lavoro, sicurezza della qualità degli ambienti di vita e di lavoro,  sicurezza della qualità della propria vita, saranno raggiunti  realizzando in Liguria un nuovo modello di sviluppo che non lascerà  al  Prodotto Interno Lordo la misura della nostra felicità.

Ci riusciremo sviluppando volontà, conoscenze e competenze indispensabili per ridurre rischi e nocività nei luoghi di lavoro, per ridurre sostanze tossiche ed inquinanti nei luoghi di vita, fuori e dentro le nostre abitazioni, per produrre beni sicuri e durevoli, per usare con intelligenza le risorse rinnovabili che la Liguria ci offre.

Solare attivo e passivo, cogenerazione diffusa, mini e micro eolico, biogas e biometano saranno le scelte in base alle quali la Liguria, diminuirà la propria dipendenza dai combustibili fossili,  creerà nuove opportunità di lavoro a basso impatto ambientale e rispetterà, per la sua parte, gli accordi di Kyoto per la riduzione dei gas clima-alteranti.

Obiettivo prioritario dovrà essere la costante crescita dell'efficienza energetica di tutto l’attuale patrimonio edilizio e produttivo ligure, a partire dalle abitazioni, passando agli uffici pubblici, alle fabbriche.

Ed efficienza e  autosufficenza energetica dovranno essere obbligatorie in tutte le ristrutturazione e in tutte i nuovi edifici.

Una maggiore efficienza energetica del sistema Liguria si otterrà anche intervenendo sulle modalità di trasporto di  merci e persone che, sempre più, dovranno lasciare la gomma, per passare al ferro, con moderni ed efficienti mezzi di trasporto collettivi, gli unici che avranno futuro, in un mondo con sempre meno petrolio a basso prezzo.

Maggiore efficienza energetica  del sistema Liguria significherà vivere e lavorare, garantendo standard di vita qualitativamente elevati, ottenuti con un minor consumo di energia e minor uso di combustibili fossili.

Meno combustibili bruciati (metano, gasolio, benzina, carbone, biomasse, rifiuti) comporterà minori spese sui consumi energetici per le famiglie, gli enti pubblici, le aziende e minore inquinamento e minore inquinamento genererà più salute e più benessere.

Non è ammissibile che non si riesca ancora a garantire a  tutti i Liguri  il  pieno rispetto degli obiettivi di qualità dell’aria che respiriamo.

Come abbiamo fatto per il piombo, gli ossidi di zolfo, il benzene , i policiclici aromatici , pericolosi inquinanti che oggi, in gran parte della Liguria, abbiamo ridotto ai valori minimi, occorre individuare strategie vincenti per gli altri inquinanti che ancora non riusciamo a tenere sotto controllo: polveri sottili, ozono, ossidi di azoto.

Efficienza energetica e uso di energie rinnovabili sono le strategie per vincere anche questa sfida.

Per questi motivi, in campo energetico, Sinistra e Liberta  si opporrà alle scelte nazionali che vogliono imporre l'ampliamento al carbone della centrale di Vado.

La nostra risposta alla domanda di energia sarà la già citata efficienza energetica, il risparmio energetico attraverso il riciclo  dei Materiali Post Consumo, e la  completa metanizzazione, con cogenerazione, delle centrali di Vado e la Spezia.

La  centrale a carbone  di Genova e la sua palese incompatibilità con il tessuto urbano dovrà essere oggetto di una attenta valutazione per decicere le modalità di dismissione nella piena salvagurdia dei suoi lavoratori. Le loro competenze saranno certamente indispensabili nella gestione dei nuovi impianti ad energia rinnovabile, già in parte previsti  in città.

L’acqua è un bene prezioso che i cambiamenti climatici in atto ci costringeranno ad usare con parsimonia e a gestire con grande intelligenza, dal momento del suo arrivo dal cielo, al momento della sua restituzione alla terra e al mare.

La gestione di questo bene comune deve rimanere in mano pubblica e il nostro modello di riferimento sarà quello pugliese, voluto dal presidente Nichi Vendola.

Anche la costa è un bene prezioso e fragile che bisogna sottrarre alla privatizzazione e alla cementificazione speculativa.

E lungo la costa ligure ci sono i porti commerciali  (La Spezia, Genova, Savona) certamente una risorsa per tutti, ma questi porti, spesso, sono  corpi estranei  alle città che li ospitano, in competitività con una risorsa scarsa in Liguria, gli spazi utilizzabili.

Nostro obiettivo sarà quello di realizzare virtuose forme di simbiosi tra i porti liguri  e le città che li ospitano.

Primi obiettivi di un possibile scambio di favori tra porti e città saranno la riduzione dei fumi delle navi  attraccate in banchina e  l’individuazioni di spazi comuni per la produzione di energie rinnovabili e  per la gestione dei  materiali post consumo urbani e portuali.

E anche l’entroterra ligure è un bene prezioso da conoscere e tutelare.  Qui, più che altrove, nel paesaggio rurale e montano,  c’è l’identità  della Liguria.

Sinistra Ecologia e Libertà  opererà affinché la lotta agli incendi boschivi  sia ancora più efficace, puntando sulla prevenzione, ovvero su di una corretta manutenzione ed uso del patrimonio boschivo ligure anche grazie ad una valorizzazione agro-turistica dei propri parchi regionali, le cui bellezze, a partire dal nostro paesaggio, meritano di essere preservate e fatte conoscere.

I rifiuti, da problema  dovranno diventare una vera  risorsa energetica, ambientale e occupazionale, nell’interesse dell’intera comunità.

Non è ammissibile che  in Liguria le percentuali  di raccolta differenziata e di riciclo, nonostante timidi miglioramenti, sia ancora a livelli  che si preferisce nascondere per la vergogna.

Sinistra Ecologia e Liberta solleciterà la revisione e all'aggiornamento del piano regionale della gestione rifiuti che  dovrà diventerà piano regionale per la riduzione, la gestione e la valorizzazione dei materiali post consumo, finalizzato alla riduzione, al riuso e il riciclo della maggior parte possibile degli scarti prodotti dai liguri.

Il nuovo piano, nell'ambito del mandato regionale, dovrà fornire le linee guida per  il raggiungimento, in tutta la Liguria, degli obiettivi nazionali di raccolta differenziata  (65%)  entro le scadenze previste, il 2012.

E per raggiungere questo obiettivo la scelta strategica è una articolata politica di incentivi alla riduzione della produzione di rifiuti ed una politica tariffaria in base alla quale ogni ligure che produce meno rifiuti dovrà pagherà meno.

Un’ulteriore  scelta strategica per tutta la Liguria sarà la diffusa conversione in biogas e biometano delle biomasse di scarto delle nostre attività civili, commerciali, agricole e la contemporanea produzione di compost di qualità per alimentare la produzione floro-vivaistica  e le nostre produzioni agricole.

E le centinaia di migliaia di tonnellate di carta, plastica, vetro, metalli, umido che ogni anno i Liguri  separeranno,  e che saranno raccolti  con servizi personalizzati a domicilio, dovranno alimentare nuove attività produttive da realizzarsi nella nostra Regione.

Per  raggiungere  tutti questi obiettivi è tuttavia necessaria un’altra scelta strategica; strumenti indispensabili per realizzare questi cambiamenti sono la Conoscenza e la Ricerca.

Abbiamo bisogno di strumenti efficaci per conoscere e documentare  le cause del degrado ambientale  e gli effetti  di questo degrado sulla qualità della vita dei liguri, per orientare le scelte.

Lo strumento che in modo sistematico intreccia e valuta le informazioni sulla qualità dell’ambiente e la qualità della salute potrà essere l’attivazione, a livello comunale e provinciale, di Osservatori Salute e Ambiente, in base allo schema operativo da pochi mesi attivato dal comune di Genova.

Gli Osservatori Salute e Ambiente saranno  in grado di valorizzare il prezioso lavoro  già svolto da ASL, Agenzia Regionale per l’Ambiente, Regione , Province e Comuni, come pure da Università ed Istituti di Ricerca.

Eppure realtà scientifiche  liguri, importanti anche a livello internazionale, rischiano la chiusura o drastici ridimensionamenti per la miope scelta di non investire nella ricerca.

Nostro obbiettivo, nell’ambito delle prerogative regionali, sarà quella di invertire questa rotta , eliminare la maggior parte della Ricerca Precaria e investire in ricerca innovativa nei tanti settori coinvolti dalla rivoluzione culturale che vogliamo realizzare in Liguria.

E per finire, un piccolo sfogo personale.

Non so voi, ma io sono stufo della mediocrità.

Per la mia Liguria,  per il Paese che mi ha accolto, voglio e pretendo l’eccellenza.

Proviamoci insieme."