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lunedì 30 novembre 2009

Compostiera Fai da Te


6 concorrentecompostieraFDTEcco il sesto concorrente di COMPOSTIERA FAIDATE.

Segue una dettagliata descrizione e diverse foto di particolari.

L’idea: L’utilizzo del vaso di coccio è nato nel 2003 da una conversazione con un amico agronomo-giardiniere sulla necessità di crescere i ciclamini in vasi traspirabili, e quindi non di plastica.

Da questa utile informazione associata al fatto che il coccio ha l’ulteriore pregio di essere un materiale naturale anche bello a vedersi, è nata l’idea di sperimentare una compostiera in un vaso da giardino.

Il filtro: Il filtro è realizzato con due sottovasi di plastica bucherellati (progetto di un amico) sistemati uno sull’altro, con il superiore, più piccolo e capovolto nel sottostante. Tra i due sotto vasi, per effettuare la funzione di filtraggio dei gas c’è del terriccio, segatura e carta. Il tutto è sistemato tra due veli di retina da confetti, onde evitare l’entrata di animali dai buchi. Ho fatto anche un’esperienza con un filtro fatto con due sotto vasi di coccio, con quello più piccolo sotto-sopra in quello più grande, ma la compostiera sembrava accumulare troppa acqua. Ho pensato che forse i sotto vasi di coccio fossero pennellati di qualche sostanza impermeabilizzante, visto che devono trattenere l’acqua, e senza far nuovi tentativi sono tornata al modello precedente. Sarebbe interessante verificare se la supposizione fatta fosse vera oppure no.

l drenaggio: All’interno del vaso, quasi sul fondo, ho sistemato un sottovaso di plastica con tanti piccoli fori onde permettere il drenaggio dei liquidi e favorire l’areazione del contenitore, ma senza far uscire i materiali solidi da compostare. Per drenare meglio i liquidi, sul sottovaso forato ho posto dei sassi, ma avvolti in retine della frutta, per tenerli insieme ed evitare il loro spostamento nei ripetuti mescolamenti che si effettuano per l’ossigenazione del materiale da compostare.

Il vaso, chiuso dal filtro e sovrastato da un sottovaso capovolto per impedire l’entrata di acqua piovana, è sistemato su un’altro sotto vaso, su tappi di sughero tagliati a metà per rialzarlo e permettere la circolazione di aria.

Il funzionamento: Pur non sminuzzando molto il materiale organico, in estate il materiale si composta in un paio di mesi. In inverno invece il tempo necessario è molto di più, e per tre persone le due compostiere in foto non sono sufficienti per mantenere un buon ritmo di compostaggio (si sta infatti procedendo alla costruzione di una compostiera ancor più grande). Nelle compostiere in foto infatti ci si mette tutto, anche noccioli, semi e gusci di noci e castagne che, solitamente poi, non compostati, si separano in fase di setacciatura insieme a moltissime etichette (bollini) di mele. Noccioli e gusci si recuperano per l’avvio del nuovo compostaggio.

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