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venerdì 4 gennaio 2008

La Cina trasforma le stoppie in benzina

La Cina trasforma le stoppie di granturco in benzina
maisDal settembre del 2006 la Cina ha avviato la produzione di etanolo a partire dalle stoppie di grano e granturco prodotti in loco.
Si tratta del primo di una lunga serie di impianti di questo tipo, il cui obiettivo è di produrre 1,25 miliardi di litri di etanolo da scarti cellulosici entro il 2012.
La Cina, attraverso la China Resources Alcohol Corporation (CRAC) ha investito 5 miliardi di dollari per la produzione di etanolo da scarti cellulosici, una scelta politica importante, in quanto la Cina ha deciso di non produrre più etanolo a partire da grano e granturco, scelta che sottrae una importante fonte di cibo per la sua popolazione.
La tecnica utilizzata per trasformare cellulosa, emicellulosa e lignina in zuccheri fermentabili che , a loro volta si trasformano in etanolo è quella della esplosione in fase vapore: le biomasse fibrose sono esposte per 1-10 minuti a vapore ad alta pressione, successivamente la miscela è portata velocemente ( in modo esplosivo) a pressione ambiente.
Conosciuta da oltre 70 anni questa tecnologia è stata notevolmente migliorata con un processo in continuo dalla SunOpta, azienda canadese che si è specializzata in processi di chimica verde per l'utilizzo delle biomasse
(http://www.sunopta.com/sunopta/uploadedFiles/bioprocess/BioProcess%20Brochure.pdf ).
Il sistema adottato dalla SunOpta appare interessante, in quanto non usa reattivi chimici e organismi geneticamente modificati per la trasformazione degli scarti cellulosici in etanolo

Postato da: federico46 a 10:20 | link | commenti (2)
energia, ambiente e società, biomasse, rifiuti zero


Commenti:
#1  07 Gennaio 2008 - 14:17
 
in tema di effetto serra,e con le premesse della paventata tassa europea:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/northern_ireland/662397.stm#cooliris

segnalo e ritrasmetto...

Eliminare il metano dai peti delle vacche:

Ci sta provando un team di ricercatori australiani, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas nell'atmosfera.

I peti delle vacche sono ricchi di metano, mentre quelli dei canguri no. Per questo motivo un gruppo di ricercatori australiani sta tentando di rendere i peti delle vacche simili a quelli dei canguri, introducendo un particolare batterio negli stomaci del bestiame al pascolo.

Potrebbe sembrare una leggenda metropolitana o un pesce d'aprile fuori stagione, ma la notizia è stata ripresa da numerosi organi di informazione locali (e non solo). Comunque secondo dati diffusi dagli stessi ricercatori pare che circa il 14% delle emissioni di gas nell'atmosfera in Australia sia causato dai peti di vacca, quindi l'idea potrebbe rivelarsi meno stupida di quanto appare. Altrettanto reali sono le proteste degli animalisti.


AUSTRALIAN scientists are trying to give kangaroo-style stomachs to cattle and sheep in a bid to cut the emission of greenhouse gases blamed for global warming, researchers say.

Thanks to special bacteria in their stomachs, kangaroo flatulence contains no methane and scientists want to transfer that bacteria to cattle and sheep who emit large quantities of the harmful gas.
utente anonimo
#2  07 Gennaio 2008 - 17:21
 
Avrei un'altra soluzione: diventare tutti vegetariani!
E i peti umani?
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